L'antico Monastero di San Nicola, a pochi chilometri dal paese, fu edificato accanto ad una antichissima cappella rupestre anteriore alla fondazione del Monastero e che sorgeva in quel luogo per una spontanea formazione arenosa.
Il predominio del Monastero nicolosita sugli altri del territorio è databile al 1359.
L'ingresso dell'edificio era costituito da un piccolo portico, in parte ora distrutto, sulle cui pareti si potevano ammirare bellissimi affreschi.
Un lungo sentiero, una volta fiancheggiato da mura merlate, portava al recinto del monastero al quale si accedeva attraverso un nobile arco barocco di pietra bianca, sulla cui chiave era scolpito lo stemma dell'edificio: tre pale sormontate da una stella caudata.
Sul portone d'ingresso principale campeggiava lo stemma dell'ordine benedettino, un libro con il motto ORA ET LABORA.
Sopra si apriva il balcone a terrazza sul quale si affacciava l'appartamento dell'abate ed il lato meridionale del cortile era occupato, in parte, dal muro difensivo, oggi ricoperto di edera.
Chiesa Madre La Chiesa, come ci appare oggi, intitolata allo Spirito Santo, è stata costruita su progetto del Vaccarini nella prima metà del '700, dopo che gli eventi catastrofici del 1669 ed i successivi del 1693 avevano praticamente distrutto la precedente costruzione che sorgeva tangente all'antica via di comunicazione con Belpasso e Pedara, incuneandosi nella grande curva che la strada doveva allora formare.
Sicuramente doveva avere un aspetto simile alle altre "chiese nere " del territorio etneo, così definite per l'uso notevole della pietra lavica nelle decorazioni e nei cornicioni. Tale aspetto esterno è stato guastato dal prospetto costruito alla fine dello 800 secondo il gusto della moda ottocentesca in arenaria bianca.
Il campanile, invece, non ha subito modifiche rispetto al 1721 probabile data di costruzione. L'iscrizione scolpita L 121 potrebbe anche interpretarsi come anno o come altezza in palmi del campanile stesso rispetto alla lunghezza della chiesa. Ciò che si deve notare è, invece, che non costituisce parte integrante del prospetto ma si erge accanto in piena autonomia architettonica : presenta un doppio basamento in pietra lavica ed è attorniato a diverse altezze da tre cornicioni che segnano lo spazio rispettivamente dell'orologio, delle campane e della guglia.
All'interno della Chiesa Madre si possono ammirare : il coro ligneo del XVII sec. sormontato dai bassorilievi in gesso, opere di V. Torre, raffiguranti l'Ultima Cena.
Chiesa di S.Francesco di Paola Nel luogo ove fino alla fine del '700 avvenivano le impiccagioni e che per questo veniva chiamato "piano delle forche", nei primi del 1800 venne costruita la Chiesa.
Ciò è abbastanza sicuro, perché essa rientra nell'elenco compilato dal Comune di Nicolosi, nel 1841, sullo stato delle Chiese nel centro abitato.
Purtroppo della Chiesa originaria rimangono il sito e la struttura esterna, perché nel corso degli anni diversi interventi hanno cambiato totalmente l'interno ed i materiali usati nella primitiva costruzione. Il restauro esterno, invece, non ha deturpato l'aspetto e la Chiesa trova oggi una originale e gradevole cornice nella caratteristica alberatura a palme che la cinge.
Chiesa S.Maria delle Grazie Sin dal XVI sec. esisteva, nel luogo ove oggi sorge la Chiesa parrocchiale S.Maria delle Grazie, una chiesetta, poco più grande di una cappella.
Essa era dedicata alla Madonna di tutte le Grazie e fu l'unica a non subire danni negli eventi del 1669, tanto che, proprio qui, furono portati e conservati i paramenti sacri ed il S.S. Sacramento dalla Chiesa Madre.
Chiesa di S.Giuseppe La Chiesa sorge tangente all'unica strada che un tempo conduceva al Monastero di S.Nicola. I lavori per la costruzione iniziarono nel 1710, ma essa fu ultimata, come risulta da un'iscrizione all'interno della Chiesa stessa, nel 1886.
La facciata è semplice, adornata da un portale di pietra lavica: il campanile, che sorge a destra, è a cupola, in pietra bianca ed è di costruzione recente.
Chiesa di S.Maria del Carmelo La chiesa è ubicata nella parte antica del paese e si innalza al culmine di una bellascalinata. Edificata nel 1724, venne intitolata alla Madonna del Carmelo ed a S. Agata.
Lateralmente alla chiesa venne altresì costruito un ospizio per i monaci infermi e, quando non fu più utilizzato allo scopo, la confraternita del "Carmelo" adibì lo spazio a salone per le riunioni: qui sono conservati un altare ligneo ed un quadro raffigurante la Madonna del Carmelo, entrambi del XVIII sec.